Per chi vive in appartamento, una delle più frequenti cause di esasperazione quotidiana è il parcheggio selvaggio di alcuni condomini. Auto che sistematicamente ostruiscono il passaggio o creano difficoltà di manovra agli altri. Il tutto nel più totale disinteresse dei diritti altrui.
COSA BISOGNA SAPERE – È importante tenere presente che la sosta e la fermata in cortili e negli spazi di manovra sono vietate quando impediscono o rendono difficile agli altri condomini raggiungere case e box auto. Questo principio è stato applicato dalla Corte di Cassazione nella sentenza n. 27940 del 13 dicembre 2013. La causa riguardava un condomino che spesso parcheggiava nel cortile rendendo difficile agli altri l'accesso a unità immobiliari e box auto. I giudici hanno spiegato come il divieto fosse da ritenersi legittimo poiché era emerso come quel cortile «non si prestasse al parcheggio di autovetture, ma soltanto al passaggio delle persone e al transito dei veicoli diretti nelle rimesse, aventi accesso dal medesimo, facoltà il cui esercizio sarebbe stato ostacolato o reso incomodo dalla presenza di veicoli in sosta».
COSA SI RISCHIA – I condomini maleducati, quindi, parcheggiando in modo incivile rischiano una bella denuncia. Secondo la giurisprudenza, infatti, tale comportamento si può configurare come vero e proprio reato di “violenza privata”, punibile ai sensi dell'articolo 610 del codice penale. Tanto per essere chiari, sono previsti fino a quattro anni di reclusione.
LA SENTENZA DELLA CASSAZIONE – A stabilirlo sono state le Sezioni Unite della Cassazione che, nel motivare la sentenza (Cass. Sez. Un. 12 marzo 2013, n. 28487), hanno chiarito come integri “il reato di violenza privata, di cui all'art. 610 c.p., la condotta di colui che, avendo parcheggiato l'auto in maniera da ostruire l'ingresso al garage condominiale, si rifiuti di rimuoverla nonostante la richiesta della persona offesa”. La “violenza”, per i giudici supremi, era infatti individuabile nella privazione in modo coattivo della libertà di azione del soggetto offeso. L'uomo, in altri termini, era stato privato dal condomino che aveva parcheggiato in modo selvaggio della libertà di poter entrare in garage. Una privazione giudicata dalla Cassazione come forma di violenza e, in quanto tale, punita con la reclusione. Insomma, i condomini incivili sono avvertiti...